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Dario Fo lazzi sberleffi dipinti

tag  pittura  Premio Nobel  teatro  dario fo 

20/03/2012

Di Antonio Calabrese del 21/03/2012

Descrizione: Un grande omaggio a Dario Fo è raccolto nella mostra organizzata a Palazzo Reale, che presenta un aspetto espressivo poco noto del grande protagonista della scena teatrale italiana, vincitore nel 1997 del Premio Nobel per la letteratura.
Autore di testi satirici indimenticabili, da ”Mistero buffo” a ”Johan Padan a la descoverta de le Americhe”, fino all’”Anomalo Bicefalo” del 2003, attore, regista e scenografo, nonché grande affabulatore e intrattenitore, Fo è infatti anche pittore. Nell’esposizione organizzata da Comune di Milano-Cultura e Palazzo Reale, insieme a Compagnia Teatrale Fo-Rame e Fondazione Mazzotta (aperta al pubblico dal 24 marzo al 3 giugno), si potrà scoprire questo inedito aspetto della sua poliedrica personalità, anche grazie alla ricostruzione dal vivo della ”Bottega d’artista”, un vero e proprio atelier visitabile su prenotazione obbligatoria (dal 13 al 18 marzo), dove il pubblico potrà osservare l’autore al lavoro, mentre rifinisce gli ultimi dipinti, oppure i suoi assistenti, anch’essi all’opera.
La sua intensa produzione è documentata in mostra con oltre 400 opere, tele, collage e acrilici di grandi dimensioni, che, insieme ad arazzi, acquarelli, disegni, bozzetti per costumi, fondali, scenografie e stampe, seguono il percorso del teatrante-artista, ricostruendone la biografia.

Dai primi quadri, all’incontro con la futura moglie, Franca Rame, ai rimandi continui alla Storia dell’Arte, ripercorsa dalla preistoria al Settecento, dai graffiti a Tiepolo, sino alla letteratura e al teatro, evocati costantemente nei diversi lavori. E ancora, le numerose tavole e disegni, che accompagnano la preparazione della regia di opere di Rossini, di Molière e Stravinsky.
Non manca l’esperienza del ”Collettivo Teatrale La Comune”, in sede alla Palazzina Liberty, fondato dalla coppia Fo-Rame nel 1974, ricordato con i dipinti e i murales realizzati in loco da Sebastian Matta. Infine, una folta documentazione d’archivio, con video e spezzoni televisivi, spettacoli, interviste e dichiarazioni, rievoca anche il contesto sociale, politico e culturale sullo sfondo di quegli anni. (Catalogo Edizioni Mazzotta).

Nella foto: Spernacchiamenti, 2011. Bozzetto. (Particolare dal Giudizio Universale di Michelangelo).

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